Creature immaginarie, come quelle che appaiono nel “Manuale di zoologia fantastica” di Jeorge Luis Borges, ecco i 25 Dischi fondamentali descritti da Evil Monkey in maniera originale e spiritosa ma con riferimenti storici e culturali assolutamente reali."Il Rock Invisibile" si muove come la Primula Rossa: inafferrabile e beffardo, lascia i suoi segni ma non si manifesta, non rivela la sua identità. I miti non hanno anagrafe, le loro fattezze appartengono ad un minimo comune multiplo immaginario e la loro raffigurazione è un Collage di informazioni mutuate dalla realtà ma “assemblate” in maniera sempre diversa. Come nelle “Città Invisibili” di Calvino, ampiamente citato dall’autore, dove le loro fontane, i muri di pietra, i vicoli, i mercati e le emozioni che ne conseguono, sono elementi comuni fissati nelle memoria di ognuno, ancora più dei nomi delle città stesse.
“Ma chi vi risponderà rapidamente e con fermezza alla banale domanda «Qual è il tuo album preferito?" sarà o una mente lucida e sicura di sé ai limiti dell'arroganza; o qualcuno che ha ascoltato ben poca musica nella sua vita.Chi ci penserà su parecchio, alla fine indicherà comunque un album o una canzone legate, in qualche modo, a situazioni esterne alla musica stessa: un primo amore, il primo bacio, la nascita del figlio, lo scudetto di vent'anni fa...Non è quasi mai la canzone preferita; è il ricordo preferito.”
(da “ Il Rock Invisibile- In 25 dischi fondamentali " di Evil Monkey